Anche per questa 16° edizione, sono quattro le categorie che hanno visto gli studenti di alcune delle più importanti Università di design a livello mondiale cimentarsi nella realizzazione di prodotti innovativi per il packaging che Berlin Packaging potrà poi proporre sul mercato: Spirits, Wine, Oil & Vinegar e Home Fragrances.
Per ogni categoria è stato proclamato un primo ed un secondo classificato, con la nomina finale di un vincitore assoluto. Inoltre, sono assegnate tre menzioni d’onore e un premio per il Best Graphic Panel.
CATEGORIA SPIRITS:
1° premio: MESH, di Davide Intravaia (Politecnico di Milano)
La bottiglia si ispira a una mesh poligonale in 3D (che in computer grafica rappresenta un reticolo che definisce un oggetto nello spazio). Grazie alle particolari facce triangolari, sulla superficie vengono create particolari effetti di luce e rifrazioni tanto che si ha l’impressione di guardare un elaborato gioiello che esalta in maniera particolare il contenuto della bottiglia.
2° premio: RELIC, di Daisy Ruiz (IUC)
Il prodotto si ispira a una delle più grandi cattedrali italiane, il Duomo di Milano. La forma della bottiglia richiama infatti nella base il design degli archi ogivali tipici dell’architettura in stile gotico che gli donano una forma quasi angelica degna di un’importante esposizione all’interno dell’ambiente domestico.
CATEGORIA OIL AND VINEGAR:
1° premio: HELEN, di Mercedes Luhaces (UCSF)
Un prodotto che è sinonimo di unione e famiglia, che nasce per non stare solo, ma per far parte di una tavola imbandita. La forma di Helen è davvero particolare: unendo due bottiglie si ricrea la sagoma di una goccia d’olio che cade tra di esse, inoltre il corpo della bottiglia è caratterizzato da linee diagonali che alludono ad un raggio di sole che parte dalle sue spalle cadenti e termina sulle linee morbide della base. Una forma che può piacere sicuramente anche all’utente più esigente.
2° premio: CARMEN, di Alessandro Ceriani (Politecnico di Milano)
Una bottiglia per l’olio che si ispira alle architetture del sud del Mediterraneo, con le sue forme tipicamente semplici – ad esempio i classici edifici bianchi e blu della Grecia. La sua fisionomia è così legata all’origine del suo prezioso contenuto, arricchendola di significato. Le forme risultano semplici ma decise, addolcite da un dolce arco nella parte superiore e smussate su tutti i lati per un risultato eleganti e raffinate.
CATEGORIA WINE:
1° premio: HARMONY, di Mercedes Luhaces (UCSF)
Una bottiglia ramè “caotica e bella nello stesso tempo”: Il suo corpo parte in modo pulito e simmetrico, con linee morbide e organiche ma quando si arriva alla parte inferiore tutto cambia. Come quando una goccia cade creando onde concentriche che si espandono fino a scomparire, così le sue linee armoniose le donano un movimento che si estende fino a perdersi nel culmine della bottiglia.
2° premio: DECOLTE’, di Giulia Macchini (Politecnico di Milano)
Per intraprendere il suo percorso creativo, la studentessa è partita dal materiale, il vetro. Pensando al suo fascino, alla sua eleganza ma anche alla sua fragilità ha iniziato a delineare curve sinuose che potessero esaltare le forme di una bottiglia. Così nasce questo progetto, come omaggio al vino ma anche al vetro.
CATEGORIA HOME FRAGRANCES:
1° premio: FUJI, di Pham Minh Phuc (Münster School of Design)
La sua forma ricorda una montagna per la sua fisionomia fluida, morbida e naturale che invade la mente di pace, tranquillità ed equilibrio. La chiusura rappresenta la vetta della montagna, traforata nella parte superiore per inserire i bastoncini che possono essere posizionati anche accanto alla bottiglia nell’apposito piatto.
Per Fuji, ci sono molte varianti di materiali, trame e colori da abbinare a qualsiasi stile di interior design.
2° premio: GRAMMY, di Maria Cecilia Buonocunto (Politecnico di Milano)
La studentessa ha pensato di realizzare un kit composto da un flacone di profumo per ambienti e una candela ispirata alle forme di vecchi grammofoni e vinili.
All’occorrenza, la base (candela) può essere staccata dal corno (diffusore a lamella) e far scoprire il disegno nel suo complesso.
Menzioni d’onore Engineering:
NEFERTITI, di Giulia Pietracaprina (Politecnico di Milano)
Si tratta di un prodotto dedicato al mondo degli Spirits prendendo ispirazione dai caldi paesaggi del deserto, con le sue morbide e ben definite dune.
La decorazione sul collo e l’importante spessore della base donano grande eleganza ed equilibrio a questa bottiglia, Lo stesso nome vuole essere portatore di fascino e raffinatezza richiamando alla memoria uno dei personaggi più importanti e solenni dell’antico Egitto, la regina Nefertiti, grande sposa reale del faraone Akhenaton e rappresentata in uno dei più preziosi tesori dell’arte.
HAYIM, di Victor Renaud (FS PACK COGNAC)
Nata per il mercato del wine, la bottiglia incarna il desiderio di viaggiare del suo progettista. L’idea di partenza è quella di una forma sobria e semplice che viene però poi avvolta in una busta che si ispira ad una torre Kuwaitiana: la busta rappresenta un invito al viaggio come se la bottiglia galleggiasse in mare per portare un messaggio.
Menzione d’onore per la sostenibilità:
DRIKO ECO di Agustina Massei (UCSF)
Driko nasce per la categoria Home Fragrances. La sua forma nasce da un elegante icosaedro la cui perfetta simmetria si connette alla geometria sacra, esprimendo arte, raffinatezza e rigore attraverso un’armonia di giochi geometrici. Nella sua versione eco si distingue per un packaging riciclabile, visto che gli stessi elementi che contengono la bottiglia ne consentono poi l’utilizzo e il riutilizzo, grazie ai vari bastoncini che possono essere usati per le essenze e al contenitore multiuso.
Il già citato MESH di Davide Intravaia si è aggiudicato anche il Best Graphic Panel.
Il vincitore assoluto del concorso, già premiato per la sezione Home Fragrances, è invece Pham Minh Phuc con il progetto FUJI.